Lo Speculative Futures Lab è una linea di ricerca al confine tra filosofia contemporanea, tecnologia e design. Ha come fine quello di indagare - attraverso processi di design-through-design e practice-based - gli scenari futuri del design e della moda contemporanei, nell’ambito della manifattura di oggetti, e installazioni, fisiche e digitali insieme.
Lo SFL è caratterizzato da una duplice natura - teorico e applicativa - ed esplora più livelli e significati, attraverso diverse tecnologie avanzate, software, processi produttivi e manipolazioni materiche. Attivato dalle correnti filosofiche del postumano e del nuovo materialismo, indaga su un rovesciamento del paradigma antropocentrico, attraverso la consapevolezza di una coesistenza multispecie ed una nuova interazione tra agenti, processi, matericità.
Dal punto di vista degli strumenti d’analisi e delle metodologie, lo SFL lavora simultaneamente su processi ibridanti, mappature teoriche parametriche, infografiche interattive e dispositivi tecnologici legati alle BCI, all'AR e all'AI. Gli artefatti speculativi, esito delle ricerche, sono funzionali all’innesco di un pensiero divergente, e trasformano la costruzione di prodotti da merce funzionante a "cose" aperte e piene di significato, in una logica decostruttiva che non dà soluzioni assolute. In questa prospettiva, il designer è un problem finder, orientato al delineare scenari in continua metamorfosi.
La transdisciplinarietà è un elemento fondante il Laboratorio, per comprendere gli scenari futuri, l’interdipendenza dei saperi, il ruolo stesso della tecnologia. Le competenze afferenti al gruppo di ricerca sono eterogenee: tra queste, la conoscenza dei processi manifatturieri, la rappresentazione postdigitale, gli approcci biobased e material-focused, gli studi teorici sul contemporaneo nell’ambito dell’arte, della moda e del design. Il fine ultimo del SFL è quello di produrre un'indagine critica sulla relazione tecnologia - natura, tra esseri umani e non, re-immaginando il futuro, nel presente.
>> Lo SFL è una linea di ricerca transdisciplinare, inserita all'interno del Gruppo di Ricerca SIDE | Sustainable Industrial Design coordinato dalla Prof. Patrizia Ranzo presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell'Università della Campania "L. Vanvitelli".
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